Home PaesiItalia ITINERARI GUSTOSI: NEL FRIULI IL TURISTA è PRESO PER LA GOLA….

ITINERARI GUSTOSI: NEL FRIULI IL TURISTA è PRESO PER LA GOLA….

di Cinzia Dal Brolo
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Tra colline e cantine per una vera conoscenza  del territorio

Tra le proposte più allettanti per visitare il Friuli, non potevano mancare gli itinerari enogastronomici, un modo piacevole e “gustoso” per conoscere la regione e i suoi prodotti eccellenti. Il piacere della cucina tradizionale, con ricette che spaziano dalle pietanze a base di pesce lungo la costa giuliana, sul litorale di Grado e Marano, alle saporite minestre friulane, senza tralasciare gli ottimi saluti e i numerosi dolci. E una scelta incredibile per quanto riguarda i vini, bianchi e rossi di alta qualità.

E’sicuramente il vino il protagonista assoluto delle degustazioni, e sul territorio sono presenti numerose cantine da visitare, che offrono anche la vendita diretta dei propri vini. Il turista particolarmente esigente non rimarrà deluso, perchè la vasta gamma dei vini ripaga qualsiasi aspettativa; se poi i vini sono abbinati alla buona tavola, il risultato è un “plus”di grande prestigio. Ma non possiamo tralasciare la bellezza del paesaggio e le dolci atmosfere di serate passate in compagnia, sorseggiando un buon calice di nettare locale. Trattorie, osterie, ristoranti offrono menù per tutti i gusti, a prezzi decisamente abbordabili; e il turista ha solo l’imbarazzo di scegliere dove mangiare, se al mare o in collina, neri ristoranti e negli agriturismi.

Il paesaggio, del resto, è talmente variegato e presenta morfologia e microclimi assai diverse, all’interno della regione, che il turista riesce ad apprezzare ambienti totalmente diversi; passando dalla costa, alle dolci colline che caratterizzano il Collio e le panoramiche valli del Natisone, dalle Prealpi friulane alla visita alle città d’arte. Si può, pertanto, iniziare da una zona famosa, il Collio, territorio in provincia di Gorizia, situato nella parte orientale della regione, a ridosso del confine con la Slovenia, il quale costituisce un “unicum” per i suoi vini pregiati e la posizione favorevole. 

Provate a chiudere gli occhi per un momento e poi riaprirli; di fronte avrete un paesaggio dal profilo incontrastato e dal fascino antico. Le morbide colline si snodano, ininterrotte, in posizione soleggiata, all’interno di un’area che si stende per circa 1.600 ettari, ricca di storia. Il paesaggio, modulato sulla morbidezza delle linee, si caratterizza per la vegetazione rigogliosa, con piante da frutto e ortaggi di grande qualità. Ma è la viticoltura, conosciuta fin dal tempo dei romani, a primeggiare nell’economia della zona; assicurando una produzione di elevata qualità e riconosciuta a livello internazionale. Il dolce profilo collinare fa da sfondo ad un panorama tra i più belli della regione; verde e tranquillità assicurano giornate piacevoli all’insegna della quiete e del benessere. 

E’quasi impossibile non lasciarsi sedurre dalla rigorosa compostezza degli innumerevoli vigneti, che producono vini rinomati. Vini corposi, dagli aromi inconfondibili e una decisa gradazione, frutto delle uve maturate lungamente al sole; terra di profumi e sapori “forti” che ben si sposano con le saporite pietanze di cui è ricca la cucina locale. Terra di confine, il Collio riproduce la mescolanza di termini linguistici mutuati dalle tre lingue (friulano, austriaco, sloveno) anche nell’utilizzo delle pietanze  e delle ricette, decisamente originali. La cucina, infatti, recupera le antiche tradizioni e le ripropone con passione e fedeltà negli agriturismi della zona, meta di numerosi appassionati gourmets.

Ma è la viticoltura, conosciuta fin dal tempo dei romani, a primeggiare nell’economia della zona; assicurando una produzione pregiata riconosciuta a livello internazionale. I grandi bianchi, come il Collio, il Pinot, il Tocai friulano, il Sauvignon, si fregiano della denominazione controllata DOC, tra le prime in Italia. I rossi, invece, come il Collio rosso, il Cabernet, il Merlot sono abbinati ai secondi piatti di carne (maiale affumicato, insaccati, goulash) molto saporiti. Tra i primi piatti spiccano le minestre; la jota (un minestrone di capucci acidi, patate, fagioli e carne o cotenne di maiale) e la minestra friulana di orzo e fagioli. Il cliente viene “catturato” dai piaceri della tavola, che è effettivamente una voce di richiamo notevole per il turismo. Qui, mentre si gustano le pietanze tipiche tradizionali, si ritrovano i ritmi e le abitudini di un tempo; e la compagnia riscalda gli animi.

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