Duplice evento con spettacoli di strada e tanta musica
Tutelare le antiche tradizioni contadine di coltivazione delle piante, salvaguardando gli alberi da frutto di varietà ormai abbandonate o fuori produzione, è un impegno che Casola Valsenio (RA) onora con la Festa dei Frutti Dimenticati, spalmata nei weekend 12-13 e 19-20 ottobre.
La rassegna, giunta alla 29esima edizione, offre vari punti ristoro con specialità autunnali, laboratori didattici, mostre, degustazioni guidate, ma anche un concorso di marmellate e di dolci al marrone, presenti lo scrittore Cristiano Cavina, il gastronomo Graziano Pozzetto, il musicista Vittorio Bonetti, lo chef internazionale Robbie Pezzuol, il naturalista Massimo Pandolfi.
Tornati alla ribalta dopo anni di oblio, i frutti dimenticati hanno colori caldi e nomi spesso originali: giuggiole, pere spadone, corniole, nespole, mele cotogne, corbezzoli, azzeruole, sorbe, pere volpine, uva spina. Inoltre, si sposano perfettamente con le piante aromatiche del locale Giardino delle Erbe, dando vita a gustosi piatti naturali come le insalate di sedano, ribes bianco e rosso in agrodolce, o di finocchio selvatico con tarassaco, cerfoglio e salsa di melagrana.
Per la “Cucina ai frutti dimenticati” i ristoratori della zona fanno appello a ricette tradizionali: salsa di rovo e di gelso, composte di corniole e di cotogne, torta di mele selvatiche, oltre al “migliaccio”, con mele cotogne, pere volpine, mele gialle, cioccolato, pane, raffermo e sangue di maiale in aggiunta.
Altrettanto, nei menù dei ristoranti del paese compaiono i risotti di pere volpine, l’arrosto di arista con castagne e lamponi o il rotolo di vitello alla melagrana, la crostata di marmellata di sorbe, le prugnole ripiene di noci e zabaione, il sorbetto alle corniole.
Che dite, vale la pena raggiungere Casola Valsenio e gustare qualche prelibatezza?
Per maggiori informazioni: tel. 0546 73033.