Oggi in azienda le figlie Angela e Maria Vittoria
50 anni di carriera e non sentirli! E già, perchè Fausto Maculan, titolare dell’omonima azienda, nonchè protagonista della rinascita dell’enologia italiana negli anni ’80, ha ancora molti sogni nel cassetto. Iniziata dopo aver preso in mano la direzione viticola, produttiva e commerciale dell’azienda di famiglia, la sua rivoluzione è frutto di esperienze, incontri, viaggi. Un know-how invidiabile.
“L’obiettivo primario della mia carriera è stato e continua a essere capire come imbottigliare il massimo della qualità – spiega Fausto Maculan –. Tra gli anni ‘70 e ‘80 le mie idee erano piuttosto vaghe, perciò ho iniziato a sezionare ed esplorare in profondità i singoli elementi che poi, riuniti in un disegno armonico, creano il vino. Ho studiato i terreni, le esposizioni, i sesti d’impianto, le concimazioni, proseguendo con le varietà, i rapporti tra cloni e portainnesti, le rese. Mi sono concentrato sull’altezza del frutto, la scelta dei germogli e dei grappoli migliori, i tempi e le modalità di vendemmia, seguendo con la stessa precisione le attività di cantina. Per questo bagaglio devo ringraziare gli studi, le conferenze, le frequentazioni universitarie, i viaggi e gli incontri con professionisti di altissima caratura, come l’enologo californiano Andrè Tchelistceff e Paul Pontallier, enologo di Chateau Margaux”.
Nel 1990 l’imprenditore assume la carica di vice-presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Breganze, ruolo che ricopre tutt’ora, e nel 2002 dà inizio, assieme ad altri vignaioli, alla Magnifica Fraglia del Torcolato.
Grazie ai suoi vini eccellenti, tra cui Fratta – interpretazione dell’uvaggio bordolese – Maculan ha saputo conquistare il mondo gastronomico e la critica nazionale e internazionale, oltre ai palati dell’élite imprenditoriale.
Tenace, curioso, innovatore, Fausto Maculan realizza assieme alle figlie Angela e Maria Vittoria il progetto PIWI, mettendo a dimora nel 2017 vitigni resistenti alle malattie. Quest’anno concretizza la nuova referenza MaWi, blend di Cabernet Volos e Merlot Khorus, in sinergia con il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, all’interno del progetto Passaporto Ambientale per i prodotti agroalimentari della Montagna Vicentina, finalizzato a ridurre l’impronta ambientale dell’azienda.
