La cantina di Capalbio sceglie un restyling elegante, semplice, unico.
Nuovo progetto di rivisitazione grafica per Monteverro, cantina gioiello della Toscana del Sud, che utilizza un “diverso” linguaggio per raccontare i suoi vini. A partire dal logo “più contemporaneo ed essenziale”.
Togliere, questo il mantra cui si è ispirata l’agenzia NSG – Strategic Branding Communication di Bergamo. “I vini di punta Monteverro, Tinata e Chardonnay – raccontano – da sempre sfoggiano etichette evocative delle vigne da cui prendono vita. Abbiamo scelto di tenerle, ma di renderle più leggere, come se fosse una citazione, uno spunto, un sussurro”. “Equilibrio, armonia, passione, amore e rispetto della natura: ecco le parole chiave di questa evoluzione”.
“Con il nostro restyling abbiamo voluto valorizzare ciò che già esisteva, rinnovando un’immagine che si è consolidata nella mente del consumatore”, racconta NSG. “L’alleggerimento dell’illustrazione e del marchio ci portano verso l’essenzialità. Un’etichetta più grande e spaziosa, una razionalizzazione dei font, la scelta di una carta molto pregiata e le raffinate nobilitazioni sono tutti dettagli che contribuiscono ad aumentare il valore percepito di queste bottiglie e a comunicare già dal packaging che i vini di Monteverro si posizionano fra i migliori dei grandi vini toscani.”
Specchio di un’evoluzione sostanziale, il biologico rappresenta il presente e il futuro (oltre al vino, anche un orto biologico). Nagli inizi del 2000 per volontà del proprietario Georg Weber, la cantina offre 6 eccellenze: Monteverro, a base di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot, Terra di Monteverro dalle stesse uve, uno Chardonnay in purezza, un intrigante Syrah Grenache chiamato Tinata e due vini di base, Vermentino e Verruzzo.