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Benessere, natura e sport a Villach

di Cinzia Dal Brolo
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Alle volte basta varcare il confine nazionale per scoprire sane politiche di tutela ambientale, come in Carinzia, dove una “scelta politica votata alla natura” ha generato risultati positivi per tutto il territorio. Nel 2002, infatti, l’area intorno al Monte Dobratsch viene inserita all’interno dell’omonimo parco naturale nei pressi di Villach (www.region-villach.at/ite a distanza di 15 anni l’esperienza si è rivelata un successo, con risvolti economici, ma anche in termini ambientali e naturalistici. Tuttavia, la scelta di chiudere il comprensorio del Monte Dobratsch, meta favorita di migliaia di sciatori, per difendere il bene più prezioso, l’acqua, non fu affatto semplice. Anche se poi i fatti hanno dato ragione agli amministratori, perchè l’enorme presenza di acqua dovuta alla roccia calcarea della montagna, che in profondità si arricchisce di minerali e poi sgorga in fonti termali dispensatrici di benessere, è sinonimo di ricchezza. 

Preservare le riserve idriche è stato fondamentale, inoltre Villach, insieme a Arnoldstein, Bad Bleiberg e Nötsch im Gailtal, comuni confinanti con l’area del parco, si sono uniti in un progetto unico, fondato su quattro principi: informazione, ricreazione, sviluppo locale e tutela dell’ambiente. Così, il silenzio e la tranquillità dei percorsi per il fondo, lo scialpinismo o le racchette da neve hanno sostituito le piste da sci, mentre il parco offre sentieri diversi per il trekking e un servizio di guide esperte, che su richiesta, accompagnano gli escursionisti alla scoperta della fauna selvatica. Il Parco Naturale del Monte Dobratsch ospita anche una grande diversità di piante, foreste secolari, pascoli alpini, senza tralasciare il giardino botanico Alpengarten Villach (www.alpengarten-villach.at), un vero gioiello profumato.    

Natura e sport vanno a braccetto, lo sanno bene gli amanti del trekking, per i quali è imperdibile il sentiero “Dobratsch Rundwanderweg”, che in quattro tappe attraversa diversi paesaggi naturali e culturali. Chi ama le emozioni in vetta, a 2.166 metri di quota, trova due chiese, entrambe consacrate alla Vergine Maria. Secondo una leggenda, la chiesetta oggi nota come “Windische Kirche” (chiesa slovena) fu fatta costruire nel 1690 da una nobile in seguito a un’apparizione della Madonna, un po’ più a valle rispetto al luogo esatto dell’apparizione. Molti fedeli non si diedero per vinti, e già nel 1692 vollero consacrare, proprio là dove apparve Maria, una seconda chiesa: la “Deutsche Kirche” (chiesa tedesca).

Nelle vicinanze il “Gipfelhaus” (rifugio di vetta), una struttura del club alpino austriaco, offre 40 posti letto e alcune sale per seminari, mentre si possono gustare deliziosi piatti carinziani nell’accogliente Aichingerhütte e nella meravigliosa Rosstrattenstüberl, dove termina la strada panoramica Villacher Alpenstrasse. Chi, invece, preferisce evitare la lunga salita a piedi, d’estate può utilizzare l’ecologico Shuttlebus che tre volte alla settimana è in servizio nel parco naturale (gratuito se in possesso della Erlebnis CARD della zona turistica di Villach).


Per informazioni: 

www.region-villach.at/it

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