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Trionfo di carni : Longino e Cardenal chiudono il ciclo degli appuntamenti con il gusto alla Locanda Le Muse di San Bonifacio.

di Cinzia Dal Brolo
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Materie prime di eccellenza, abbinate ai vini dell’azienda vicentina Piovene Porto Godi 

Incontri di Gusto è il ciclo di appuntamenti con i quali La locanda Le Muse di San Bonifacio (Verona) propone alla clientela piatti raffinati e innovativi, in linea con il principio della selezione della materie prime. Giovedì 29 novembre si è chiuso il ciclo annuale degli appuntamenti, con la serata dedicata alle Carni di Longino e Cardenal, azienda leader nella distribuzione di eccellenze gastronomiche, fornitore abituale della Locanda Le Muse. 

Il menù proposto è stato un trionfo di carni di primissima qualità, in abbinamento a più noti e tradizionali vini dell’azienda vicentina Piovene Porto Godi, situata nei colli Berici.

Le Muse, il cui nome richiama le figure mitologiche ispiratrici delle arti più nobili, è un omaggio all’ ispirazione culinaria, che muove l’attività della famiglia Cederle, titolare del locale ormai da oltre un trentennio; anche se ufficialmente è nel 1993 che il precedente locale, la Trattoria Da Nani, cede il posto alla Locanda Le Muse, con una esperienza e tradizione ben consolidata e una clientela molto assidua.

In pratica Carla ed Emanuele Cederle rappresentano la seconda generazione che gestisce il ristorante, famoso negli scorsi anni per le pietanze a base di pesce, ora con una offerta che rispecchia maggiormente la tradizione veneta, anche se con alcune sperimentazioni innovative. 

Gusto e fantasia caratterizzano il lavoro della signora Carla, responsabile della sala, che cura personalmente gli arredi, gli addobbi e le camere degli ospiti, rivelando un  tocco di originale creatività, come appare nelle due sale a disposizione degli ospiti.

Il cliente è letteralmente preso per mano e coccolato fin dal suo ingresso al ristorante Le Muse; dove trova un ambiente raffinato ed elegante; una sala molto ampia con finiture e mobili di pregio,  capienza per 80 coperti e in primo piano un bel pianoforte a coda per l’intermezzo musicale. Oltre alla Garden Room, in puro stile inglese, bianca e molto classica, adatta per la colazione e il pranzo, assai confortevole e dotata di ampie vetrate.

I punti cardini della ristorazione sono costituiti da una ricca offerta di piatti di pesce e di carne (tra cui il controfiletto di vacca vecchia di origine spagnola, che ha un particolare processo di cottura), stagionali, vegetariani, a tema. Rispetto della tradizione, prodotti stagionali e del territorio, ottimi dolci, e altrettanta cura negli abbinamenti dei vini; che sono proposti, volutamente, con il solo riferimento al Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino.

Passione e cura maniacale del prodotto, scelto in primis da Emanuele Cederle, che si divide tra la cucina e la realizzazione dei piatti, e lo chef Davide Piva,    

alla Locanda dal 2000, che con estro e rigore propone una cucina variegata, legata ai prodotti stagionali; ma non disegna rivisitazioni in chiave moderna e proposte alternative come i prodotti del Commercio Equo e Solidale.

Il menù della serata, Le carni bovine di Longino e Cardenal, ha visto il trionfo di carni selezionate di altissimo livello, in abbinamento ai più noti e tradizionali vini dell’azienda vicentina Piovene Porto Godi, situata nei Colli Berici.

Carni diverse e varie per provenienza, tagli, cottura e abbinamenti: una accurata selezione per una serata piacevole, una proposta a tutto tondo che ha conquistato i commensali, per la estrema semplicità delle pietanze, caratterizzate dalla eccellenza delle materie prime. 

Ma procediamo con ordine; il primo piatto (filetto riding reserve) si è espresso in un carpaccio del cuore di filetto e una tartare di testa e coda estremamente delicata; a seguire tra i salumi abbiamo assaggiato un ottimo Vacum beef, Bresaola Kaiserin, con piccolo agrodolce di verdure. 

Ottima la griglia con l’americano Choise US Beef, e la pregiata carne spagnola Vacca vieja luxury beef, abbinate al classico Tai rosso Colli Berici DOC 2009.

Lo stufato di guancia di manzo con polentina, abbinato al Merlot Colli Berici DOC 2010, Frà i Broli, ha chiuso la selezione delle carni, che ha riscosso un grande apprezzamento tra i numerosi  commensali.

E dulcis in fundo, è stato impossibile resistere alle raffinate proposte dell’alta pasticceria spagnola, che ha veramente catturato il palato. Strepitosa si è rivelatala Mousse al torrone di Jiona Pablo Garrigòs Ibanez, di cui molti hanno fatto replica; piccole e squisite eccellenze sono state le Bombolas di Enric Rovira, a base di cioccolato mescolato a spezie, caffè, zenzero, pepe. Abbinate ad un ottimo Thovara passito 2010, che ha saputo esaltare il sapore e il profumo dei dolci.

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