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Muoversi in bici nel Parco Nazionale Gran Paradiso

di Cinzia Dal Brolo
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In montagna tutti possono pedalare, perché la bicicletta è il mezzo più democratico e naturale per muoversi in libertà, ma forse non tutti hanno provato l’ebbrezza di un itinerario sulle due ruote immersi nella natura?

Bene, se volete davvero fare un’esperienza indimenticabile in sella ad una bici dovete muoversi nell’area protetta del Parco Nazionale Gran Paradiso, tra suoni, colori e profumi di un ambiente incontaminato. La scelta è ampia, spaziando dai percorsi più semplici a quelli più impegnativi, ed è opportuno consultare il sito ufficiale del Parco (www.pngp.it/itinerari-bici), scegliendo tra gli itinerari più comprensivi di descrizione, tracciato gps e dei punti di appoggio.

Noi abbiamo scelto 4 percosi di varia difficoltà:

L’Anello del lago di Ceresole é un suggestivo percorso che costeggia tutto il lago, adatto anche ai bambini, con possibilità di tappe gioco nelle aree attrezzate. Parte del percorso (lungo 9 Km) è su strada sterrata con un unico tratto in pendenza in prossimità della diga. Si parte e si arriva a Ceresole Reale Pian della Balma (1.590 m slm) dove si possono noleggiare le biciclette.

Da Campiglia Soana alla Grangia Barmaion

Questo itinerario (4,2 Km) di media difficoltà risale il corso del Torrente Campiglia, partendo da Valprato-località Campiglia (1.350 m slm), e arrivando a Grangia Barmaion (1.650 m slm). Al ritorno, nei pressi dell’Alpe Azaria, si può percorrere un sentiero parallelo che parte dalla Cappella del Sacro Cuore di Gesù e arriva nei pressi della Grangia Rondonero. L’Azaria ospita l’oasi dedicata a Rigoni Stern, mentre a Campiglia Soana è interessante scoprire il Centro Visitatori “L’uomo e i coltivi”.

La Valsavarenche

La più stretta e selvaggia delle valli valdostane offre un ambiente incontaminato e numerose mulattiere in quota, anche se la sua fama è legata al re Vittorio Emanuele II di Savoia, che qui diede vita alla Riserva Reale di Caccia, precorrendo la costituzione del Primo Parco Nazionale italiano. Da non perdere a Dégioz il Centro Visitatori “I preziosi predatori” e a Rovenaud il museo della resistenza e l’itinerario storico – culturale nei villaggi di Molère, Rovenaud, Degioz e Pont. L’impegnativo  percorso si snoda per 31 km da Villeneuve (760 m slm) fino a Pont – Valsavarenche (1.951 m slm). Bici: da strada.

Il Colle del Nivolet

Il percorso, interamente sfaltato, è molto impegnativo. Si parte da Ceresole Reale borgata Villa (1.580 m slm) e si arriva a Piano del Nivolet (2.610 m slm), tra panorami spettacolari fino a raggiungere la conca glaciale del lago Serrù e il Piano del Nivolet, dove i meandri della Dora formano la torbiera più alta d’Europa.

Trattandosi di un Parco Nazionale, ci sono regole di comportamento generale da rispettare inoltre è bene ricordare che è d’obbligo la prudenza, perché sulle strade e sulle piste possono esserci turisti che si muovono a piedi. iovimento.

Per tutti gli altri itinerari: 

Parco Nazionale del Gran Paradiso

www.pngp.it/itinerari-bici

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