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Francia Verde, la nuova frontiera dell’ospitalità

di Cinzia Dal Brolo
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#JeRedécouvrelaFrance

Salvata la stagione estiva (alberghi occupati al 68% in luglio, al 93% in agosto) la Francia mira a valorizzare l’offerta turistica autunnale, perché “in questo momento difficile – spiega Christian Masset (ambasciatore di Francia in Italia) – è importante conservare la voglia di viaggiare, il piacere della scoperta, nel rispetto delle regole”.

Orientata al turismo lento e sostenibile, la rivista Explore France – uscita a maggio 2020 e distribuita a giugno (Hoepli) – ha come filo conduttore il “verde” nelle sue più ampie accezioni: fattorie urbane, percorsi e trekking (60.000 km), installazioni di land art, ristorazione bio.

La cugina d’Oltralpe – dichiara Frédéric Meyer, direttore di Atout France – rimane sempre un’attrazione accogliente per il pubblico italiano”, benché una Francia diversa e più sostenibile intercetti le esigenze di molti viaggiatori. Si può attraversare il paese grazie a percorsi su misura dal mare all’entroterra: quattro gli itinerari sul Cammino di Santiago, con un viaggio lento (il suggestivo Train des Pignes collega Nizza a Digne-Les-Bains), in bicicletta (Loira gettonatissima), oppure facendo trekking nel Parco Nazionale del Mercantour, uno dei più grandi siti archeologici al mondo.  

@GECP- Trains des Pignes – Entrevaux

Luogo ideale per escursionisti e sciatori, il Valberg (il Colorado francese) – sconosciuto agli italiani benchè a soli 86 km da Nizza -, il Valberg (il Colorado francese) offre dintorni ineguagliabili e paesaggi suggestivi, mentre i campi di lavanda (Provenza), la strada delle mimose (Costa Azzurra), delle ortensie (Bretagna), i luoghi degli impressionisti (Normandia) rappresentano alternative green “uniche”. 

Biologo, ricercatore e scienziato, Patrik Blanc ha rivoluzionato il concetto di verde urbano; i suoi “muri vegetali” (Versailles, Giverny, Singapore) oltre a garantire l’isolamento termico, rappresentano un utile “assetto psicologico”. L’irruzione del verde nelle città mitiga gli effetti di smog e traffico,  restituendo come “oasi” edifici abbandonati, parcheggi dismessi, stazioni di metropolitana in disuso. Parigi vanta la più grande fattoria del mondo (inaugurata il primo luglio 2020), con spazi di coltivazione sui tetti (orti) utilizzabili da privati e non, benché ogni regione offra straordinari esempi di land art e sorprendenti installazioni (il museo Gassendi a Digne-les-Bains). 

@Pedro Marzorati, 2009 – Le Parcours des Feés 

Infine, Sylvain Tesson, escursionista e grande viaggiatore, nonchè autore del best seller internazionale “Nelle foreste siberiane” (2012),  ricorda quanto sia importante misurarsi con il silenzio per apprezzare la vita.

Sostenibilità vuol dire consumo responsabile: in Francia bio e biodinamico si stanno diffondendo ovunque, i vignaioli creano linee naturali. Precursore di una cucina vegetale di altissimo livello, Mauro Colagreco, alla guida del ristorante stellato Mirazur di Mentone,  utilizza le eccellenze dei suoi orti, garantendo freschezza e genuinità. Eric Frechon’s (tre stelle Michelin nel 2009) chef del ristorante Le Clos des Sens (Annecy) propone una cucina “lacustre e vegetale” ispirata ai tre laghi dell’Alta Savoia, Jessica Prealpato – la miglior pastry chef miglior del mondo – abolito tassativamente lo zucchero, seleziona frutta e verdura, elaborando golosi dessert.  

I temi della natura e dell’ambiente sono molto sentiti dai francesi, e la vicinanza con l’Italia si esprime con l’hastag #fortinsieme, in attesa del 2021, dedicato al benessere e allo star bene con noi stessi.

#EXPLOREFRANCE

Atout-france.fr  – France. fr

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