Home EnogastronomiaEventi Anteprima del Bardolino e del Chiaretto 2012: ottimi risultati per vini di qualità in forte crescita

Anteprima del Bardolino e del Chiaretto 2012: ottimi risultati per vini di qualità in forte crescita

di Cinzia Dal Brolo
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Piove a dirotto, un’aria fredda sferza la Piazza del  Municipio, il lago davanti a noi è agitato e gli spruzzi lambiscono il molo. Oggi, giornata dedicata alla stampa, il tempo è decisamente inclemente, ma noi non ci spaventiamo, anzi. Il programma della giornata è ricco e vario,  degustazioni di Chiaretto e Bardolino nella sala della Dogana Veneta di Lazise, una tavola rotonda in tarda mattinata dal titolo assai significativo “L’arte di vivere bene a Lazise”.  Presenti il Sindaco di Lazise, Renzo Franceschini, e il Presidente del Consorzio di Tutela, Giorgio Tommasi, insieme ad altri rappresentanti delle associazioni del territorio, produttori e giornalisti. vigneti bardolino

“Il Comune di Lazise, ha dichiarato Franceschini, primo comune d’Italia nella storia, ha puntato ad una serie di iniziative basate sulla “cultura dell’accoglienza”. In sinergia tra diverse forze economiche, preceduti dal grande lavoro per la promozione del Bardolino e del Chiaretto, si è puntato a coniugare turismo e territorio.  Formula vincente che valorizza l’entroterra e i suoi prodotti (miele, formaggio Monte Veronese,  salumi, focacce, tartufo) con l’obiettivo di incrementare il turismo e accrescere la qualità dei servizi.

Quale è stata la scelta operata dall’amministrazione comunale? Valorizzare le produzioni agricole locali  attraverso la creazione della De. C.O. (denominazione di origine comunale) e lo sviluppo di un marchio. Con l’obiettivo di riqualificare i prodotti già esistenti (miele, pesche, ciliegie), re-introdurre altri  prodotti, (mais marano, una vecchia varietà di vite, la dorona), lanciare nuovi prodotti come l’aperitivo Chiarè (Bardolino Chiaretto Spumante 4/10, sciroppo di sambuco 1/10, soda 1/10, foglie di menta fresca e ghiaccio), una vera delizia.

sala anteprima bardolino

Tuttavia, i risultati eccellenti sono legati ai vini Bardolino e Chiaretto, presentati nel corso della Rassegna, giunta alla quinta edizione. Due giorni di degustazioni, oltre ai prodotti tipici locali, per questa Anteprima 2012; annata giovane, vendemmiata qualche mese prima. Circa 200 vini prodotti da una settantina di aziende che sono cresciute negli anni, capaci di ottenere risultati più che soddisfacenti. Soprattutto in relazione alla qualità dei vini e a tutela del consumatore; infatti dall’annata 2012 c’è un disciplinare di produzione che prevede l’aumento della presenza di corvina all’80%, e un contrassegno di Stato, ben identificabile.

Vini gradevoli, non eccessivamente impegnativi, come il Chiaretto Spumante, spesso bevuto come aperitivo, nelle calde sere estive. Alla vista si presenta di colore rosato, piuttosto dolce, con un retrogusto di caramella, decisamente apprezzato per la sua leggerezza e freschezza.  Di altra natura il Bardolino Doc, che spicca per il colore rosso intenso, buona sapidità, profumo, e una nota di eleganza. Un vino da tutto pasto, con predilezione per i piatti a base di carne.

foto bardolino 1

Anteprima Bardolino 2012 presenta una folta schiera di giovani produttori che sfidano la crisi e un mercato non sempre facile; in realtà dialogando con i produttori scopriamo che c’è tanto impegno e volontà di offrire il meglio della produzione. E il pubblico che ha affollato i banchi di assaggio, ha mostrato di gradire particolarmente le eccellenze del territorio.

Ma questa edizione ha presentato una novità, il gemellaggio tra il Bardolino e la TerradeiForti, voluto dal Consorzio del Bardolino e Comune di Lazise, che hanno ospitato il primo banco d’assaggio dell’Enantio e del Casetta, vini doc della Terradeiforti, la porzione di Valdadige tra i comuni di Avio, Brentino Belluno, Rivoli Veronese e Dolcè. Si tratta di un numero limitato di bottiglie di vini ottenuti da rare uve locali di antichissima origine. “Un gemellaggio, dichiara Tommasi, che nasce dalla comune matrice dei nostri vitigni autoctoni, la Corvina, la Rondinella e la Molinara per il Bardolino e il Chiaretto, l’Enantio e il Casetta per la Valdadige, tutte uve acclimatatesi da lunghissimo tempo sul monte Baldo e nell’area collinare ai piedi della montagna, che fa da trait d’union fra le nostre due denominazioni d’origine”.

 

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