Usi e tradizioni accomunano i borghi
E’ un Natale insolito quello che il territorio di Comano (tra il lago di Garda e le Dolomiti di Brenta) festeggerà a breve, privo di mercatini (rimandati al prossimo anno causa pandemia), ma rinnovato nell’essenza, grazie alla creatività degli artigiani, che hanno realizzato un meraviglioso presepe.
lI presepe ripropone gran parte del borgo di Rango, l’entrata con la scalinata di accesso, la piazza e il portech della Flor, dove si fermavano pellegrini, mercanti e pastori, i ballatoi e le rastrelliere in legno delle case, esaltando scene del mondo contadino e dei vecchi mestieri: l’arrotino (moleta), l’impagliatore di sedie (caregheta), il calzolaio, l’ombrellaio.
Bifore realizzate in nocciolo e frassino sottolineano l’architettura medievale di Rango, un antico volt ripropone l’usanza del “filò” , quando la gente, nelle fredde sere invernali, si raccoglieva nelle stalle per filare, aggiustare attrezzi, riposare, bere un bicchiere di vino, due grandi alberi di Natale illuminano le piazze.
Catapultato in un’atmosfera rarefatta, il visitatore scopre la bellezza della Natività e l’originalità di opere come le sculture lignee, il Museo della Scuola propone ai bambini gli Experimenta didactica, lezioni sperimentali attive per spiegare temi di carattere scientifico, come la macchina a vapore, le onde magnetiche, il suono, l’accensione del fuoco, l’orologio meccanico.
Sulla strada per Rango, Balbido è una “galleria d’arte a cielo aperto”, ma la sua fama è legata alla Stria, la strega più grande del mondo, entrata nel Guinness dei primati – realizzata con un fitto intreccio di canne di bambù e legno (testa, mani e piedi) misura 10,77 metri -.
Infine, Bosco Arte Stenico, a pochi passi dal celebre castello, offre un itinerario facile (accesso dedicato con parcheggio per disabili e anziani in carrozzina) e il percorso dell’Area Natura Rio Bianco con una splendida cascata.
Per informazioni e prenotazioni:
www.visitacomano.it