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Postdam inaugura il Museum Barberini, perfetta ricostruzione del Palais Barberini

di Cinzia Dal Brolo
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Forse è un errore, penserete; il Museum Barberini a PostdamIl palazzo si trova a Roma, splendido esempio barocco arricchito da Papa Urbano VIII, che ospita parte della Galleria NaziMuseum Barberinionale di Arte antica. Invece è vero!

Il 23 gennaio 2017, a Potsdam, capoluogo del Brandeburgo, aprirà il Museum Barberini, (sito web) ispirato all’omonimo palazzo romano. L’edificio che lo ospita, infatti, è la perfetta ricostruzione del Palais Barberini voluto da Federico il Grande nel 1771, andato distrutto nel 1945. In mostra permanente ci sono le raccolte del mecenate Hasso Plattner che spaziano dall’Ottocento all’arte moderna e quella della DDR, cui si aggiungono le mostre tematiche, tra cui le prime, aperte fino al 28 maggio, dedicate all‘impressionismo e ai classici dell’arte moderna. L’apertura di questo museo, ulteriore tassello del patrimonio culturale di Postdam, è una bella occasione per visitare la città, famosa per la reggia di Sanssouci, residenza ufficiale di Federico il Grande. La città di Postdam, a circa 40 km da Berlino, è ricca di parchi, viali maestosi e circa 150 edifici costruiti tra il XVIII e il XX secolo che identificano un sito culturale riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1990. 

Il castello Sanssouci (dal fr. senza preoccupazioni) museum Barberinicostruito nel 1745 e scelto da Federico II come residenza estiva, è l’edificio più antico tra i castelli e parchi di Potsdam e Berlino. Il maestoso complesso include anche il castello di Babelsberg, il casino di caccia Glienicke, il parco e il castello di Sacrow, il Neuer Garten a nord di Potsdam con il palazzo Marmorpalais in riva al lago Heiliger See e il castello Cecilienhof, per una superficie totale di oltre 2.000 ettari. 

Tra i quartieri storici di Postdam, imperdibili, merita una visita la colonia russa Alexandrowka, anch’essa parte del patrimonio dell’UNESCO, il quartiere olandese con le case in cotto rosso, l’antico quartiere boemo dei tessitori e i famosi studi cinematografici di Babelsberg, sorti nel 1911, e che da allora ospitano produzioni di fama internazionale, come “L’angelo azzurro”, “Il pianista”, “Il giro del mondo in 80 giorni”.

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