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Trent’anni di Aceto Balsamico di Modena IGP

di Cinzia Dal Brolo
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Prodotto iconico del Made in Italy racconta una storia di successo

L’Aceto Balsamico di Modena compie trent’anni e per festeggiare si è scelto Palazzo Ducale. Occasione per riflettere sulle prospettive di tutela ed evoluzione del sistema dei prodotti DOP e IGP, sulla necessità di creare networking e alleanze significative e di fornire sistemi di governance adeguati alla complessità di questo ecosistema, l’evento ha riunito ospiti illustri: il Vice Presidente del Senato Sen. Gian Marco Centinaio, il Presidente della Commissione Agricoltura del Senato Sen. Luca De Carlo, l’Eurodeputato e membro della Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale al Parlamento Europeo On. Paolo De Castro, oltre al Governatore della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e al Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.

Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, insieme con il presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale Enrico Corsini, ha annunciato la “costituzione di un Consorzio di secondo livello tra le due realtà della Igp e della Dop attraverso il quale i due enti opereranno”.

“Siamo la Regione con più marchi DOP e IGP in Europa – ha dichiarato il Governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini –: un primato che vogliamo consolidare, restando al fianco delle aziende che con competenza e passione continuano a investire nella qualità e nell’eccellenza dei loro prodotti. L’esperienza del Consorzio è doppiamente felice: in questi trent’anni ha saputo esaltare un prodotto unico al mondo e ha dimostrato come mettersi insieme e lavorare fianco a fianco sia la strada vincente per competere sui mercati internazionali”.

Costituitosi nel 1993 con appena 12 coraggiosi produttori oggi cresciuti esponenzialmente fino a 49 soci, il Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena da sempre percorre la strada della tutela e della promozione, nonché della valorizzazione di questo prodotto di eccellenza del Made in Italy, a cui si può certamente ascrivere il merito di aver accresciuto non soltanto il benessere economico del territorio ma anche quello sociale, creando posti di lavoro e facendo del suo tessuto produttivo, ovvero le acetaie, addirittura un driver turistico.

I numeri del comparto – Nel 2021 il comparto ha raggiunto il suo record storico, con una produzione certificata che ha superato i 100 milioni di litri e oltre un miliardo di euro al consumo. Il 92% della produzione di Aceto Balsamico di Modena viene esportata in 130 differenti Paesi. Una realtà che annovera 95 cantine, 47 concentratori, 79 acetaie e 174 confezionatori e oltre 1.000 adetti al settore. Numeri che rendono il prodotto come il primo ambasciatore del Made in Italy per l’export e nella top five delle specialità alimentari DOP e IGP italiane, al fianco di Grana Padano DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP.

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