È la prima volta che un vino di Cantina di Venosa si aggiudica il massimo riconoscimento di Bibenda, la Guida di Fondazione Italiana Sommelier
Realtà moderna, composta da oltre il 50% da giovani, eredi di piccoli proprietari aperti all’innovazione, Cantina di Venosa festeggia un importante traguardo. Per la prima volta, il suo Aglianico del Vulture DOP “Gesualdo da Venosa” 2020 – vino dal colore rosso profondo e impenetrabile, asciutto e pieno in bocca, denso, vellutato – si aggiudica gli ambìti 5 Grappoli della Guida Bibenda, giunta alla 26 edizione ,edita dalla Fondazione Italiana Sommelier.
Ottenuto da uve aglianico in purezza allevate a spalliera (4.000 piante/ha; 60-70 quintali/ha) a 400-450 metri slm in vigne di 40-50 anni d’età, vendemmiate a fine ottobre, questo rosso elegante è affinato in botti di rovere francese di 225/300 litri per circa 9 mesi e imbottigliato con una metà di vino affinato, invece, in serbatoi d’acciaio inox. 
«La visione di come vogliamo rappresentare il nostro territorio attraverso il vino, la passione e la determinazione ci hanno portati a questo importante traguardo per il quale devo ringraziare i soci, il personale e la dirigenza di Cantina di Venosa – spiega il Presidente, Francesco Perillo –. Questo premio ripaga i sacrifici del lavoro eroico che viene fatto da tutti, a partire dalle vigne, ci rende orgogliosi ma anche più consapevoli di dover fare sempre meglio per il nostro territorio e per dare un futuro a tanti giovani del Vulture. Siamo sulla strada giusta e dobbiamo perseverare per portare ancora più in alto la buona reputazione della nostra azienda. Vorrei ringraziare anche la Fondazione Italiana Sommelier – conclude Perillo – che ha riconosciuto il grande lavoro che stiamo facendo».
«La tradizione e l’innovazione fanno del Gesualdo un vino iconico – aggiunge l’enologo Donato Gentile – che nasce grazie un territorio straordinario e a tecniche di produzione moderne e rispettose della qualità. È un rosso ricco di frutto e struttura tipiche del vitigno Aglianico del Vulture e ha notevoli note terziarie che sono il risultato di un lungo affinamento in barrique; un vino nobile, elegante, al tempo stesso slanciato e moderno, che esprime l’impegno della nostra grande squadra».
Unica cooperativa vitivinicola della Basilicata e fra le più importanti del sud Italia, Cantina di Venosa conta 350 soci e 800 ettari di vigne coltivate ad aglianico, malvasia di Basilicata, moscato bianco, merlot. Produce 2 milioni di bottiglie, su un potenziale di 5 milioni e vanta ben 21 etichette.
