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Cantina di Venosa si aggiudica il Premio Industria Felix

miglior impresa del settore vitivinicolo

di Cinzia Dal Brolo
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Nuovo e importante traguardo per la cooperativa lucana

Selezionata fra 700mila società di capitali “residenti” in Italia, Cantina di Venosa vince il Premio Felix, ritirato a Napoli dal Presidente Francesco Perillo, alla presenza del governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

L’Alta Onorificenza di Bilancio è stata assegnata con la seguente motivazione: “Miglior impresa del settore vitivinicoltura per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved, con sede legale nella regione Basilicata”. 

Valutata sulla base di parametri quali Mol (margine operativo lordo), utile, Roe positivo (return on equity), Cantina di Venosa – in linea con etica e sostenibilità -, opera per mantenere e migliorare la qualità dei vini, nel rispetto dei disciplinari di produzione delle Doc e Docg Aglianico del Vulture e della Igp Basilicata. 

“Ringrazio l’organizzazione del Premio Industria Felix per questo importante riconoscimento – ha dichiarato il presidente di Cantina di Venosa Francesco Perillo -. Siamo l’unica cooperativa vitivinicola della Basilicata e una tra le più importanti del sud Italia, dinamica, radicata nel territorio e nella tradizione, moderna e piena di giovani soci. Durante la pandemia abbiamo attivato tante iniziative del progetto di filiera – continua Perillo – Iniziative e misure per rendere più efficiente il lavoro in vigna, per aumentare la sicurezza sul lavoro, migliorare la logistica e sviluppare l’accoglienza. Entro l’anno concluderemo la riorganizzazione degli spazi esterni alla cantina, entro il 2025 realizzeremo nuove strutture per l’accoglienza enoturistica”. 

I numeri di Cantina di Venosa 

Fondata nel 1957 da 27 soci, Cantina di Venosa è oggi una cooperativa di 350 viticoltori (oltre il 50% giovani) e 800 ettari di vigne, con una resa di 50mila quintali d’uva (90% aglianico) e 35mila ettolitri di vino. Complessivamente produce 2 milioni di bottiglie – su un potenziale di 5 milioni – più un 60% di vino sfuso. Ben 21 le etichette, in maggioranza di Aglianico del Vulture sia Doc che Docg, ma presto qualche novità.

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