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L’Anteprima del Chiaretto 2023, verso il futuro della Rosè Revolution

di Cinzia Dal Brolo
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Equilibrio, sapidità e freschezza caratterizzano l’annata 2022 

Delicato, fresco, identitario e longevo, il Chiaretto di Bardolino, il vino rosa del Garda, sancisce un’ascesa inarrestabile (+10% nel segmento Ho.Re.Ca. italiano del 2022). Traghettato sui mercati internazionali, il Chiaretto di Bardolino – dopo il confronto paritario, a volte superiore, con i blasonati rosè francesi (Wine Paris e Vinexpo Paris) – persegue un obiettivo sperimentato fin dal 2014 (valorizzare il colore delicato delle uve autoctone) – quando, in concomitanza con l’inizio della Rosè Revolution, e successivamente (2021) con la modifica del disciplinare di produzione (che ha portato al 95% la quota della Corvina Veronese), attesta la sua capacità di invecchiare bene. 

Ridefinire lo stile produttivo (metodo, competenze, tecniche, zonazione) non è stato facile, anzi. Ma il working progress (diverse anteprime), l’impegno e la volontà del Consorzio di Tutela Chiaretto e Bardolino hanno dimostrato che la strada percorsa fino ad ora è quella giusta.

Due verticali parallele 2014-2016

Poggio delle Grazie (Caselnuovo del Garda, morene rivierasche)

Tenuta La Presa (Caprino Veronese, entroterra montebaldino)

Pensati per essere messi subito in commercio, hanno poi dimostrato di “reggere” nel tempo. Grande pulizia e ottima bevibilità per La Presa (che ha tantissima tecnologia in cantina), note mielate ed un’evoluzione interessante della Corvina per Poggio delle Grazie. Mineralità decisa per entrambi, acidità e sapidità (elemento di equilibrio del Chiaretto, una delle caratteristiche principali del territorio) che se non gestita bene, rischia di offrire sensazioni sgradevoli.

Verso il futuro della Rosè Revolution

i vini da lungo affinamento – le due annate del Gaudenzia 2018-2019

Il progetto nasce in azienda per capire se si poteva ottenere un vino duraturo. Metodo classico: vini pensati per uscire dopo un periodo di affinamento, il Chiaretto di Bardolino Gaudenzia Villa Cordevigo 2018 e Gaudenzia Villa Cordevigo 2019 attestano l’evoluzione negli anni delle caratteristiche del Chiaretto (note balsamiche che maturando evolvono in sensazioni aromatiche, con gustosi ritorni agrumati).

Entrato a buon diritto nel mondo della ristorazione, il Chiaretto – abbinato a diverse pietanze per la sua beva fine e l’ottima versatilità (ideale per gli aperitivi, perfetto con la pasta e i formaggi, eccellente con il pesce) si conferma il “rosato più venduto d’Italia” (10 milioni di bottiglie annue).

Doveroso, quindi, festeggiarne il successo, a partire dall’annata 2022 “equilibrata, dotata, insieme, di ottima struttura e di una equilibrata freschezza e sapidità”, risultato di specifiche modalità produttive (selezione corretta dei vigneti, gestione agronomica, tempi di raccolta anticipati).

Vini degustati durante l’Anteprima

Az.Agricola Cavalchina, Bardolino Chiaretto 2022: prodotto sulle rive del Garda assemblando le uve di Corvina (60%), Rondinella (30%) e Molinara (10%), questo rosato dalle tonalità delicate (lamponi e ribes), in bocca termina fresco e sapido. 

Monte del Frà, Chiaretto di Bardolino Doc 2022: piacevole e floreale, questo vino di colore rosa tenue – ideale per gli aperitivi e i pasti leggeri – è ormai una costante anche nella ristorazione. 

Valetti, Chiaretto Bardolino Classico Doc 2022: fresco al palato, è un rosato brioso ed elegante. Valetti, Chiaretto Bardolino Spumante Brut: vino rosato frizzante dal perlage fine e persistente. Delicato al naso, in bocca è fresco e vivace. Ottimo per ogni momento conviviale. 

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