Home EnogastronomiaRistoranti Buone Tavole dei Berici: “La cucina del Sior Carlo Goldoni”

Buone Tavole dei Berici: “La cucina del Sior Carlo Goldoni”

di Cinzia Dal Brolo
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Appuntamento a “Le Vescovane” di Longare

Con l’autunno riprende il percorso enogastronomico delle Buone Tavole dei Berici, che vede i cuochi impegnati nella creazione di originali menu e serate a tema. Ne è un esempio l’appuntamento previsto per giovedì 26 settembre a “Le Vescovane” di Longare, intitolato “La cucina del Sior Carlo Goldoni: quattro passi nel ‘700 veneziano” dove verrano ricreati i piatti delle commedie di Goldoni, favorendo riflessioni gastronomiche, ma soprattutto seguendo “le indicazioni di colui che fu nei fatti il primo vero gastronomo, una sorta di Luigi Veronelli ante litteram”.

Curata da Giovanni Veronese, la rassegna “Orizzonti berici: tra cibo, contaminazioni e immortalità dell’anima”, sottolinea il forte legame tra ingredienti e tradizioni, caratteristici delle diverse realtà che hanno avuto rapporti con la Serenissima, e da cui sono scaturiti insegnamenti basilari per la cucina regionale. “La cucina del Sior Carlo Goldoni” prende spunto dalle descrizioni dei piatti inseriti nelle varie commedie goldoniane. A Venezia settembre era il mese in cui iniziavano le rappresentazioni teatrali, mescolando realtà e fantasia, come nelle opere di Goldoni, dove il cibo non solo è essenziale per la trama, ma si intreccia con episodi della vita dell’Autore (Memorie Italiane).

Per l’occasione, Roberto Berno, Monica Gianesin, Giuseppe Zamboni, Renato Rizzardi e Davide Pauletto, interpreteranno in chiave moderna le trame letterarie: pasta all’uovo o al cacao per tortelli al ragù di quaglia o sfoglie rigonfie di mousse di fegatini in composta di fichi, lingua salmistrata in carpaccio con il settecentesco “balsamo del Perù” o la quaggetta disossata ripiena di porcini. E ancora, fegato di vitello con chutney di mele, prugna e cipolle, oppure caramel di fegatini di pollo con composta di cipolla e sfoglia di polenta. Zucca in mosa per una entrée che sa di antico, mentre lo stoccafisso si trova nel ripieno del cannellone di seppia in salsa di sarde o nelle sue trippe. Ancora zucca nella torta di pane con cassata di frutta secca a latere di una pasta frolla alla cannella conricotta, fico caramellato e cacao.

 

Il costo della serata per persona è di 50 euro.

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