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Le Piramidi di Segonzano, gioielli della natura

di Cinzia Dal Brolo
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Assecondare il ritmo della natura, questo è il principio che regola le attività nell’altopiano di Pinè e della Valle di Cembra (www.visitpinecembra.it), una marca territoriale votata al turismo dolce, fatto di passeggiate rilassanti, gite in malga, itinerari in bici, tra boschi e vigneti strappati alla montagna. Ideale per le famiglie che possono trascorrere una vacanza piacevole, alternando il movimento con il riposo, la quiete con le varie opportunità di svago.

Tuttavia, questo delizioso altopiano è noto anche per le Piramidi di Segonzano (TN), incredibili testimonianze della glaciazione che nel periodo Quaternario ha interessato il territorio. Si tratta di formazioni di terra secolari, la cui forma specifica è frutto dell’erosione dell’acqua, che ha creato incisioni profonde; pur essendo osservabili da vari punti della Valle, è tuttavia consigliata la visita completa, il cui punto di partenza è dal ponte sul Rio Regnana, sulla strada provinciale che collega Lases a Segonzano (TN). Il piccolo centro visitatori, dotato di parcheggio e punto ristoro, offre anche escursioni guidate (www.accompagnatoriditerritorio.it) per godere al meglio della spettacolare formazione e avere maggiori informazioni sull’ambiente.

Colpisce l’altezza elevata delle Piramidi e la loro forma a tronco di cono, sormontato da un masso di protezione, la cui presenza è fondamentale per assicurare l’esistenza della piramide; ma è la visione d’insieme a meravigliare il visitatore. Per alcune ore, infatti, scegliendo di fare l’intero percorso (2,45 h a/r) si cammina nel verde, tra alberi, cespugli e latifoglie, che formano il naturale “contenimento” alle intemperie, anche se negli ultimi 60 anni molte piramidi sono scomparse. Il sentiero, adatto a tutti, scorre lungo i tre gruppi, partendo da 604 metri di altitudine fino a quota 875, e offre infinite sfumature, in base alla luce del sole e alle stagioni. C’è poi un quarto gruppo di piramidi, più distante e non toccato dal sentiero, ma comunque visibile dalla strada che da Segonzano raggiunge la frazione di Quaras.

A onor del vero, l’Altopiano di Pinè e la Valle di Cembra restano un po’ ai margini di più classici circuiti turistici, ma questo territorio non ha nulla da invidiare ad altre zone del Trentino, sia in ambito naturalistico sia in ambito paesaggistico, grazie anche all’opera costante di tutela ambientale. Qui si tocca con mano il forte legame con le tradizioni religiose e laiche, artistiche, ma soprattutto enogastronomiche, che appresentano il fiore all’occhiello della Valle. Tra le eccellenze, salumi e vini favolosi. (www.cembranidoc.it

Per informazioni:

www.visitpinecembra.it

www.accompagnatoriditerritorio.it

www.aptpinecembra.it

www.cembranidoc.it

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