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“Gero qua” Canaletto a Venezia : Un percorso per l’anima

di Cinzia Dal Brolo
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Un approccio sensoriale unico nel suo genere, di grande spessore, quello proposto nell’ambito dell’evento “Gero qua”, che per l’occasione ha portato a Venezia uno splendido Canaletto, “L’entrata nel Canal Grande dalla Basilica della Salute” dopo 270 anni, proprio nel luogo storico in cui l’artista realizzò una delle sue opere più emozionanti.

Per meno di 50 giorni l’affascinante dipinto soggiornerà all’interno della magnifica Abbazia di San Gregorio, protagonista assoluto nella loggia ad ampie vetrate che si affaccia su un panorama mozzafiato, la Basilica della Salute, il Canal Grande, il Bacino di San Marco. Il quadro, di proprietà privata, è datato tra il 1740 e il 1745, periodo in cui Canaletto lo creò, o almeno ne fece il disegno preparatorio.

Torna nella sua Venezia, e sembra essere questa la sua collocazione naturale, tanto è impressionante il legame inscindibile tra il quadro (passato) e il reale (presente).  L’impatto è veramente straordinario, non solo per il luogo scenografico e la collocazione del quadro, una sorta di “fotografia ante litteram” dell’attuale paesaggio, ma anche per la magica atmosfera in cui ci si trova immersi.

Lo spettatore è avvolto nell’incanto, perché di fronte a sé ha un quadro di una bellezza strepitosa, composto di luce e minuziosi dettagli, che ti cattura e sembra non lasciarti mai andare via, inserito in una loggia che domina l’intero Bacino, dove la vista si perde nell’incanto dei palazzi e delle chiese.

Poi ti volti  e vedi l’originale, la Venezia odierna che, pur nell’evolversi del tempo, mantiene inalterati i profili, le linee architettoniche e i colori che il Canaletto raffigura con maestria. Sembra di tornare indietro nel tempo, e chiudendo gli occhi per un istante, è possibile rivedere un  mondo brulicante di personaggi vivaci, le dame in crinoline, gli abiti di seta frusciante, in un clima di gaia spensieratezza.

L’esperienza sensoriale è riservata esclusivamente a gruppi di 8 persone al massimo, con un’ora a disposizione per vedere il quadro e il palazzo; un percorso inedito, da vivere soli o in compagnia di pochi amici, all’interno di un palazzo severo, per consentire un approccio intimo e personale. Un percorso dell’animo per conoscere, comprendere e assaporare la bellezza del dipinto e del luogo, aperto 24 ore su 24, previa prenotazione on line sul sito dedicato www.canalettovenezia.it .

Autore di questa suggestivo percorso emozionale è Tonino Zera, che ha curato l’allestimento, mentre Francesco Patierno, regista, è l’autore del video che accoglie all’ingresso il visitatore, proiettandolo nella magnifica dimensione dell’opera del Canaletto.  Operazione complessa e lavoro minuzioso, che esaltano la bellezza e l’essenzialità del luogo, facendo immergere il visitatore in una sorta di straniante meraviglia.

Un’esperienza irripetibile, perché il Canaletto poi torna ai suoi proprietari; un plauso a Fondaco, che ha ideato e organizzato il progetto, reso possibile dalla famiglia Buziol, proprietaria dell’abbazia.

Il sogno è divenuto realtà: l’evento ha subito incontrato il favore del pubblico, non solo dei veneziani, che potranno entrare gratuitamente il giorno 21 novembre, festa della Madonna della Salute: moltissime le prenotazioni al sito, sia per visite diurne che notturne, a conferma dell’entusiasmo che il progetto ha saputo creare.

 

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