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AR-TEA: il profumo del tè incontra l’arte

di Cinzia Dal Brolo
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Ar-tea, nata come associazione culturale, non è un semplice spazio dove bere ottimi tè, ma è qualcosa di più. Si propone come luogo di “incontro” ricreativo, in cui è possibile fare nuove conoscenze, gustare dolci in un ambiente rilassante, ma soprattutto partecipare agli incontri culturali in programma. L’obiettivo dei suoi titolari, il designer Carlo Tinti, e la compagna Gabriella Scarpa, è quello di coniugare la conoscenza del tè con l’arte, in tutte le sue declinazioni; design, grafica, pittura, recitazione, scrittura. artea. teiereIl programma di Ar-tea, affiliata Aics, prevede una serie di incontri a cadenza bisettimanale o mensile, con gli artisti e le loro opere: romanzi, poesie, quadri, tessuti, borse e manufatti vari.

Carlo Tinti, di professione designer e arredatore, ha curato la location con estrema sobrietà, scegliendo colori nei toni beige e naturali per l’ampia sala, i cui complementi d’arredo sono per lo più raffinati servizi da tè, anche se non mancano le stampe e le decorazioni. Alle spalle del bancone, sulle mensole, sono allineati una ventina di contenitori neri dei vari tè orientali; tè verdi, tè bianchi, aromatizzati, tè neri e rossi, cinesi e giapponesi. In primis Gabriella Scarpa, docente ed esperta di tè, conduce le degustazioni, consiglia i principianti e gli appassionati della bevanda, infine propone varie miscele che favoriscano piacevoli sensazioni. I tè, accuratamente selezionati e talvolta disponibili in quantità limitata, provengono da piccoli produttori al di fuori dei circuiti tradizionali, sono di alta qualità e piacevoli. Cosa c’è di meglio che rilassarsi in un ambiente bello, gustando una buona tazza di té? E se in aggiunta c’è un evento d’arte, non possiamo mancare.

Sabato 27 febbraio Ar-tea ha presentato 160d’artefatte (160d’artefatte@gmail.com) un team di quattro donne talentuose, che hanno dato vita ad alcune collezioni di borse 160dartefatteed accessori molto particolari. Si tratta di “suggestioni artistiche” realizzate da artigiani veneti, trasformate in texture grafiche, e poi utilizzate per creare borse di materiale pregiato a tiratura limitata. Pezzi unici, che interpretano l’opera pittorica e il gusto del bello, grazie ai quali il cliente sente di possedere e vivere appieno l’arte. borse 160darteIntrodotte da Marta Pavan, curatrice della rassegna titolata “Parole e Immagini” le opere sono state ampiamente, interpretando lo spirito delle artiste con precisione e sensibilità.

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