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Vinum Hotels, il gusto dell’ospitalità e della tradizione

di Cinzia Dal Brolo
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Negli ultimi anni, il focus sul vino è diventato una leva per “attrarre” i turisti, alla ricerca di emozioni e di vacanze esperienziali. Tra i territori più appetibili c’è  l’Alto Adige/Südtirol, vantando un bellissimo habitat naturale (alpeggi, boschi, prati), una ospitalità “discreta”, ma soprattutto una tradizione enologica secolare (le origini risalgono a oltre 2.500 anni). Proprio la cultura e lo stile di vita altoatesine identificano la mission dei Vinum Hotels, gruppo che comprende 29 strutture di alto livello, a conduzione familiare.

Nei Vinum Hotels (nomen omen) tutto ruota attorno al vino: dalla passeggiata tra i filari alla visita in cantina occasione per conoscere, approfondire, ascoltare storie –, fino alle degustazioni guidate. Ogni zona vinicola dell’Alto Adige (7 quelle riconosciute) rappresenta un “unicum” straordinario: nella zona Merano e dintorni, la Schiava “Colli di Merano” indica una varietà speziata e di ottima digeribilità, il Pinot nero rivela un aroma inconfondibile di ciliegia e amarena, gli eleganti Gewürztraminer e Pinot bianco sono indicati anche come vini da dessert. Nella zona vinicola Bassa Atesina, dove le temperature diurne si mantengono più alte, le uve Merlot e Cabernet originano i Pinot neri più famosi d’Italia, ma anche Sauvignon e Pinot bianco. 


“Sfrattata” dal fondovalle a causa dell’espansione dei meleti, la viticoltura è migrata sui dolci pendii della Val d’Adige (da cui l’omonima zona vinicola), producendo vini eccellenti: Sauvignon, Chardonnay e Pinot bianco ottimi anche dopo oltre mezzo secolo di vita; Lagrein e Merlot, eleganti e fruttati. 
La zona vinicola Oltradige comprende Appiano e Caldaro, rispettivamente, il primo e il secondo comune vinicolo più grande dell’Alto Adige per superficie coltivata a vite: Schiava, varietà di Pinot, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Chardonnay.

I vini della Val Venosta: freschi Gewürztraminer, Pinot bianchi secchi o semisecchi, Pinot nero snello e una piccola produzione di Zweigelt (dai morbidi tannini), registrano le note piene della maturazione tardiva, Nella conca di Bolzano si sviluppa l’omonima zona vinicola, che dà uno straordinario Lagrein, uno dei cavalli di battaglia dei rossi altoatesini. Infine, la zona vinicola Valle Isarco è la roccaforte dei bianchi. 

Per facilitare la scelta ogni Vinum Hotel, pur condividendo la filosofia del gruppo, ha le sue peculiarità – sono stati creati degli abbinamenti a tema: Vino & tradizione (la vacanza diventa occasione per scoprire tradizioni, usi e costumi altoatesini); Vino & design per una vacanza all’insegna del bello (strutture dalle linee precise e forme futuristiche, con arredi innovativi e accessori di classe); “Vino & benessere” (dove rigenerarsi tra saune, massaggi e beauty center); “Vino & attività” (praticando sport e andando alla scoperta delle montagne dell’Alto Adige a piedi e in bicicletta).

Tra i requisiti fondamentali dei Vinum Hotels c’è l’essere ubicati in una delle zone vinicole riconosciute dell’Alto Adige, collaborare con almeno un agricoltore o produttore locale per assicurare prodotti a km0 nel buffet della colazione; offrire una selezionata carta dei vini (l’Alto Adige deve essere la zona di produzione maggiormente rappresentata). Anche la cucina – piatti regionali e stagionali, specialità dell’Alto Adige, piatti vegetariani e vegani, senza glutine e/o lattosio, risponde a criteri di alta qualità, mentre cultura e benessere sono il plus che fa la differenza.

Per informazioni: 

www.vinumhotels.com 

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