L’azienda Agricola Pagani-De Marchi è una piccola, ma consolidata realtà nel panorama vitivinicolo nazionale ed estero, situata nel territorio del comune di Casale Marittimo (Pi). Un lembo di terra molto bella, intercalata da colli ondulati, vigneti, straordinari borghi storici e aziende agricole. A qualche chilometro dal paese, il mare e la pineta, connotano il paesaggio costiero, e gli influssi benefici mitigano il clima e favoriscono la coltivazione di viti e ulivi.
Numerose le aziende agricole e le cantine, anche se parliamo di realtà contenute, spesso a carattere famigliare. Qualche eccezione esiste, ma la fisionomia del territorio è principalmente legata alla dimensione artigianale, fatta di manualità e di tradizioni.
Il mio incontro con la famiglia Pagani, nello specifico con Pia, frizzante proprietaria dell’azienda, avviene per caso: se la conoscenza è casuale, tuttavia, la simpatia e la cordialità della titolare mi conquistano subito e mi fanno capire che il soggiorno sarà piacevole. Il luogo è delizioso: oltre alla casa, perfettamente curata e immersa nel verde, i famigliari e gli amici hanno a disposizione una bella piscina, affacciata sulla sommità di una collina che domina i vigneti sottostanti. Si tratta di circa 6 ettari coltivati, ad un’ altitudine di circa 200 metri sul livello del mare; i terreni sono composti di argille sedimentarie, calcarei, ricchi di potassio, magnesio e calcio, ma poveri di sostanze organiche.
L’azienda agricola, fondata nel 1996, si sviluppa nei terreni circostanti la casa, utilizzata fino ad allora solo per vacanza, e la sua specificità è legata alla dimensione a “misura d’uomo”.
Che non le impedisce, tuttavia di essere un’azienda moderna e aperta alla sfide, come quella di impiantare i vigneti con uve Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon.
In breve tempo i risultati superano le aspettative, in termini di qualità e apprezzamento; la scelta di produrre tre vini in purezza si rivela vincente e fioccano le prime richieste dall’estero: oltre all’Italia, Svizzera, Usa, Russia, Danimarca, Germania, Olanda e Giappone costituiscono i principali mercati. Tutti i passaggi e le operazioni in campagna sono manuali, per garantire l’equilibrio delle piante, e la qualità dei vini: Casalvecchio, Casa Nocera, Montaleo, Olmata, Principe Guerriero, sono vini di grande intensità, hanno una struttura ben definita, aroma raffinato, grande eleganza.
La vendemmia avviene in tre periodi: nei primi dieci giorni di settembre per il Merlot, nella terza decade per il Sangiovese e nei primi giorni di ottobre per il Cabernet Sauvignon; l’uva portata in cantina macera, a temperatura controllata, in vasche di acciaio di 50 hl. I passaggi di vinificazione vedono i tradizionali rimontaggi eseguiti manualmente e l’utilizzo solo di lieviti naturali; Sangiovese e Cabernet sostano 12-18 mesi circa nelle barriques, il Merlot 18 mesi. Poi, una volta imbottigliati, i vini sono affinati per ulteriori 12-18 mesi prima di essere messi in commercio. I vini rossi aziendali hanno raggiunto livelli di eccellenza, affiancati successivamente da due assemblaggi con le stesse uve, ma con percentuali e tecniche di invecchiamento diverse. Incontrano il gusto del pubblico e il favore della critica, frutto dell’assiduo lavoro in vigna e della consulenza dell’enologo Attilio Pagli.
Casa Nocera, espressione più alta dell’azienda, si ottiene dal singolo vigneto “La Nocera” allevato a Guyot. Particolare curioso è che, in questo piccolo podere, è stata ritrovata una piccola necropoli etrusca con ricchi arredi (VII-V secolo A.C.). Il vino prodotto è un Merlot (100%) che necessita di un lungo affinamento per esprimere al meglio le sue potenzialità (18 mesi in barriques francesi), cioè grande eleganza, freschezza e aroma raffinato. Casalvecchio (Cabernet Sauvignon 100%) dopo che le uve hanno macerato per circa 25 giorni, si presenta come un vino intenso, di grande struttura.
Principe Guerriero (Sangiovese 100%) nasce ad un’idea di Sangiovese in purezza, frutto di un’attenta selezione in vigna dei grappoli migliori, è un vino che sorprende e regala emozioni, grazie alla sua complessità ed eleganza. Olmata (Sangiovese 40%, Cabernet Sauvignon 30%, Merlot 30%) è l’espressione di tutti i vigneti aziendali. Infine Montaleo (Sangiovese 70%, Cabernet Sauvignon 15%, Merlot 15%) è il vino base dell’azienda; equilibrato e fresco, garantisce una buona evoluzione nel tempo.
Per chi non fosse mai stato nella zona di Casale vi invitiamo a farlo: è piacevole percorrere i numerosi sentieri che attraversano le colline e congiungono i paesi, oppure visitare centri storici di epoca medievale dal fascino immutabile.
Il territorio di Casale Marittimo offre tre itinerari di interesse storico-ambientale, ciascuno definito dal colore che indica il tracciato sulla mappa Trekking: percorso Giallo (10,5 km; durata 160 min.), che parte dal centro abitato in direzione sud e passa per via della Pieve, dove è stata scoperta una villa romana. Percorso Verde (3 km; durata 50 min.) identifica la zona archeologica di Casalvecchio, cui si giunge dalle campagne a est del paese. Infine, il percorso Arancione (3,5 km; durata 140 min.) si snoda tra oliveti e vigne, poi si addentra nella macchia Mediterranea e termina alla diga di Linaglia immersa nel bosco.
Il paese, per lunghi anni abbandonato a favore di realtà industriali vicine, conosce ora un “ritorno” di nuovi abitanti che riaprono antiche botteghe artigianali, e di turisti stranieri, che hanno acquistato molte proprietà, affascinati dalla bellezza dei luoghi. Nuova linfa per Casale e la sua economia, che vede la ripresa della coltivazione tradizionale di cereali, olio, vino, anche il turismo è la principale fonte di reddito. Del resto, la piacevolezza del clima, lo straordinario paesaggio, il mare a una decina di chilometri e le isole dell’arcipelago toscano ben visibili, costituiscono un invito cui è impossibile sottrarsi.