Home EnogastronomiaEventi ITINERARIO ALLA SCOPERRTA DELLA MARCA ANCONETANA

ITINERARIO ALLA SCOPERRTA DELLA MARCA ANCONETANA

di Cinzia Dal Brolo
0 commento

Le Marche, amate per la felice posizione geografica e la ricchezza del patrimonio artistico-culturale, costituiscono una meta di grande fascino, soprattutto nella visita del l’entroterra. In particolare, il territorio che fa capo alla Comunità Montana dell’ Esino-Frasassi (web: www.cmesinofrasassi.it Tel. 0732 6951) colpisce per la varietà del paesaggio, dalle ondulate colline coltivate a vigneto, dalle valli e gole che solcano i rilievi appenninici, alle spettacolari Grotte di Frasassi. 14-Fabriano-An-scorcio-10-14-620x270

Un’ampia zona dove si susseguono borghi, castelli, città d’arte straordinarie, ricche di storia e di tradizioni, spesso ai margini dei circuiti turistici di massa; all’interno della quale il turista ha infinite possibilità di conoscere il territorio e può scegliere tra itinerari artistici, culturali, enogastronomici, religiosi e sportivi.

A tal proposito, la Comunità Montana, insieme ai comuni di Arcevia, Cerreto d’ Esi, Fabriano, Matelica, Mergo, Rosora, Sassoferrato, Serra San Quirico, ha avviato progetti di promozione turistica dei Colli Esini-Terre Gentili, partendo dalle bellezze naturalistiche come il Parco naturale regionale Gola della Rossa e delle Grotte di Frasassi. marche vigne

Il nostro viaggio inizia a Fabriano, (IAT: Corso della Repubblica, tel. 0732 625067) storica cittadina al confine con l’Umbria, rinomata come distretto industriale e per la produzione della carta, nonché per aver dato i natali a Gentile da Fabriano. Qui, in occasione della Borsa del Turismo Rurale e Scolastico, sono state illustrate le risorse del territorio e le iniziative per la sua valorizzazione, puntando sulla “vocazione all’accoglienza” tipica della marca anconetana. Oltre agli edifici storici medievali perfettamente conservati (Palazzo del Podestà), Fabriano è sede di importanti realtà museali, visitabili attraverso un interessante percorso pedonale, a partire dalla Pinacoteca Civica Bruno Molajoli (www.pinacotecafabriano.it tel.0732 250658), al Museo della Carta e della Filigrana (www.museodellacarta.com tel.0732 22334), dove abbiamo ammirato preziose collezioni, accanto a torchi antichi e forme per la lavorazione della carta. fabriano duomo

Un mondo antico riportato al suo splendore in un’epoca in cui tablet, smartphone e computer internet ci hanno precluso ogni forma di “scrittura” tradizionale. Originali per il materiale raccolto e la cura dell’esposizione, il Museo del Pianoforte Storico e del Suono (www.accademiadeimusici.it tel. 0732 24065) offre un indimenticabile “viaggio” nel mondo della musica e dei compositori; e il Museo dei Mestieri in Bicicletta (www.mestieriinbiciletta.it tel.0732 251810) presenta uno spaccato di vari tipi di biciclette, adibite a strumento di lavoro, nei decenni passati. Infine, affacciato sul centralissimo Corso della Repubblica, il Museo della Farmacia MazzoliniGiuseppucci (www.1896.it tel. 0732 627081), corredato di stupendi arredi lignei, testimonia i progressi della scienza. In città si può alloggiare all’Hotel “Le Muse” Via Cavour, 106, Fabriano (An) e all’Hotel Gentile da Fabriano – Via Giuseppe di Vittorio, 13, Fabriano (An).

Anche il gusto vuole la sua parte e una sosta per assaggiare la cucina locale è d’obbligo; qui il turista viene letteralmente “preso per la gola”. Infatti, la cucina tradizionale marchigiana annovera varie specialità: primi piatti di pasta all’uovo, secondi piatti a base di carne, come il coniglio in porchetta, da servire tagliato a tocchetti, oppure i ceci con le costarelle (costine di maiale a pezzi), l’agnello fabrianese, i salumi di carni suine. In primis il “Salame di Fabriano” considerato il capostipite dei salami con i lardelli, il cui disciplinare è tutelato dall’omonimo Consorzio. Numerose, piccole aziende del territorio e cooperative sono impegnate a recuperare antichi sapori, salvaguardare le produzioni artigianali e tutelare la diversità agroalimentare.

Come la cicerchia, un legume povero dal grande valore proteico, i ceci e il fagiolo Solfino, il quarantino, un granoturco scomparso nelle campagne marchigiane, la cui farina, macinata a pietra, è ottima per la polenta e per gustosi biscotti. Nel comune di Arcevia, dal 2005 è ricominciata la produzione di mais tradizionale, chiamato “Ottofile di Roccacontrada” e la polenta, tra le più saporite, viene celebrata in tutti i ristoranti della zona, riscuotendo sempre grande successo.

Lungo il tragitto approdiamo a Serra dè Conti, paese che ha mantenuta intatta la struttura urbanistica, e la sua cinta muraria, munita di ben dieci torrioni. marchePasseggiando lungo le vie silenziose del borgo il pensiero ritorna agli splendidi versi del Leopardi “e il naufragar m’è dolce in questo mare” immersi in uno scenario fantastico, dove cuore e spirito si ritemprano. Su un’altura a 500 metri sul livello del mare, svetta Cupramontana, capitale del Verdicchio, famosa perché ospita il Museo Internazionale dell’Etichetta, dove si possono ammirare circa 90.000 etichette enologiche.

Il dolce profilo delle colline seduce lo sguardo e invita a scoprire il paese, degustando un buon calice di vino. Verdicchio ovviamente, vino bianco di colore paglierino e dal profumo delicato, che ben si adatta ai piatti tradizionali della cucina marchigiana, autoctono e fregiato della D.O.C. Tra le numerose aziende vitivinicole della marca anconetana, spiccano le Cantine Moncaro (Cantine Moncaro-Via Piandole, 7/a, Montecarotto) grandi produttori di ottimi vini bianchi (Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC, Gran Cuvèe Metodo Classico Vini Spumante) e rossi Rosso Conero DOC e Conero DOCG Riserva). Infine, raggiungiamo il Parco Gola della Rossa e di Frasassi, la più grande aree protetta regionale, dove il turista può scegliere tra percorsi naturalistici, escursioni a piedi, mountain-bike, gite a cavallo, visite speleologiche e trekking.

Numerosi sentieri consentono fantastiche escursioni immersi nella natura che domina incontrastata, tra vette, calanchi, gole e dirupi che affiancano le più alte cime degli Appennini. Le Gole di Frasassi, uno dei complessi sotterranei più importanti al mondo, si estendono per 30 km in uno scenario mozzafiato, lungo percorsi guidati. Tre i percorsi disponibili: il Percorso turistico, adatto a tutti; il Percorso speleo-avventura Azzurro, di difficoltà medio-bassa; e il Percorso speleo-avventura Rosso, per i più esperti. L’intera area, dove la Natura domina incontrata, costituisce un patrimonio naturalistico molto importante, per la cui salvaguardia la regione Marche è impegnata da tempo. A suggello del forte legame tra ambiente ed istituzioni, in primavera si tiene il Festival del Paesaggio (17, 24, 31 maggio, 7 giugno 2015, Moncaro, Montecarotto).

Ti potrebbero interessare

Lascia un commento

Travel Journalist

IN EVIDENZA

POST RECENTI

2024 All Right Reserved. Tutti i diritti riservati.