Home PaesiItalia COMACCHIO E DELTA DEL PO: dove la terra e il cielo si incontrano

COMACCHIO E DELTA DEL PO: dove la terra e il cielo si incontrano

di Cinzia Dal Brolo
0 commento

Non ha nulla da invidiare alla più famosa e frequentata Camargue, il cui territorio ha dimensioni più ridotte e accoglie poche biodiversità. Diverso, per conformazione ed ampiezza, è invece il Delta del Po, con una superficie di oltre 54.000 ettari di area protetta, il più grande parco regionale italiano. valli-comacchio_LLa bellezza di questo luogo, magico per atmosfera e luce, sembra attraversare “indenne” lo scorrere del tempo: nel territorio ferrarese del Delta del Po, i ritmi silenti, ma laboriosi, dell’uomo si sono intrecciati con la Natura. Difficile definire i contorni di una terra che sembra non avere mai un confine, perché i contorni sono evanescenti e si intrecciano con il profilo dell’acqua. Il grande Fiume, da sempre, condiziona la vita del territorio: il Po, infatti, ramificandosi verso il mare, interseca la terra e ne definisce la fisionomia: valli, paludi, barene, isole, canneti, sono modellati dalla presenza del fiume, cui si aggiunge l’intervento dell’uomo. Che vive da secoli nel territorio del Delta, dedicandosi alla pesca, in particolare dell’anguilla, oppure all’agricoltura.

Dopo un lungo viaggio il Po arriva al mare imbrigliato da argini possenti, mentre il verde intorno spunta qua e là, punteggiando le aree lagunari. Il Delta rappresenta una vera scoperta, per le biodiversità presenti, un vero paradiso della natura dove convivono specie marine e vegetali in perfetta armonia. Nella valli è molto praticata la pesca e la coltivazione dei mitili, che arricchiscono le pietanze della cucina tradizionale. Nella zona di Mesola, dove si trova il famoso Castello estense, si può passeggiare nel verde del bosco che ospita specie botaniche protette, oppure pedalare lungo i percorsi ciclabili, immersi nel silenzio. La laguna, immersa nel dolce e suggestivo paesaggio terraqueo, accoglie il turista con grande solennità, nel silenzio ovattato dei canneti, nel fervore delle valli, nel movimento dei percorsi naturalistici. fenicotteri rosa

Il Delta del Po, infatti, si presta particolarmente a fare delle escursioni a piedi, oppure in bicicletta, costeggiando gli argini, osservando il volo dei gabbiani oppure ammirando le altre numerose specie di uccelli, all’interno delle stazioni di osservazione; luogo ideale per gli escursionisti e per tutti gli sportivi che amano frequentare aree naturalistiche.

D’obbligo, invece, la barca per visitare al meglio le Valli di Comacchio, con le motonavi a frequenza giornaliera, per escursioni di due ore circa. Molto interessante è la visita agli antichi “casoni” di pesca, completamente restaurati, dove abbiamo ammirato gli antichi strumenti usati dai pescatori per il loro lavoro. Sosta al Casone Serilla, a pochi chilometri da Comacchio, che presenta gli ambienti lavorativi di un tempo, e costituisce un vero e proprio ritorno al passato. Merita una visita la Salina di Comacchio, oasi di oltre 600 ettari, testimonianza delle attività legate alla produzione di sale, dove vivono colonie di fenicotteri rosa.

Ma il Delta del Po è anche un gioiello storico-culturale, perché raccoglie le testimonianze di antichi splendori, perfettamente conservate. E’ il caso dell’Abbazia di Pomposa, visitata nel pomeriggio di venerdì 9 ottobre; un luogo magico, che rivestì un ruolo di primissimo piano nel periodo tra il IX e il XV secolo. Chiesa, Capitolo, Museo e Refettorio sono un gioiello architettonico raccolto nel mezzo di una pianura votata all’agricoltura. Proseguiamo con la visita all’area naturalistica di Canneviè,oasi dei cannevie per poi rientrare a Comacchio, e soggiornare nel delizioso bed and breakfast al Ponticello, originale e confortevole.

Comacchio, da sola, merita un viaggio: treportila cittadina lagunare è la “capitale” del Parco del Delta del Po, con i suoi canali, i palazzi di impronta veneziana, le calli, i ponti e importanti monumenti storici: come il Museo civico della Nave Romana, il Duomo di San Cassiano e la Manifattura dei Marinati, antico laboratorio per la lavorazione dell’anguilla e del pesce di valle. Dulcis in fundo, il territorio offre il piacere della buon tavola; e la cucina del territorio, a base d’anguilla e di pesce, è veramente deliziosa.

Ti potrebbero interessare

Lascia un commento

Travel Journalist

IN EVIDENZA

POST RECENTI

2024 All Right Reserved. Tutti i diritti riservati.