APPROVATA LA FUSIONE TRA CANTINA VALPANTENA E CANTINA DI CUSTOZA
L’unione fa la forza! Niente di più vero per Cantine di Verona – realtà scaturita dalla fusione (approvata con con 118 voti favorevoli su 156 validi) tra Cantina Valpantena e Cantina di Custoza -, che vanta 30 milioni di euro di patrimonio, un fatturato di 65 milioni, una dotazione di conferimenti di 300 mila quintali di uva e un centinaio di dipendenti.
Questa è un’operazione “storica e di enorme valenza per il territorio – dichiara il presidente di Cantina Valpantena Luigi Turco – pensata nel rispetto delle due realtà partecipanti con la volontà di valorizzare ancora più i territori d’appartenenza e le rispettive denominazioni”. Stabilite anche le linee guida che fissano l’iter di sviluppo economico e commerciale, a partire dal mantenimento dei livelli occupazionali finora esistenti.
“La nuova realtà, nata dall’incontro di due storiche e riconosciute Cooperative di Verona – prosegue Turco – ci invita a una maggiore responsabilità verso i soci, i dipendenti e le loro famiglie. Siamo convinti che, con il coinvolgimento di tutti, saremo in grado di presentarci sul mercato con una società sempre più competitiva e strutturata, capace di sostenere gli investimenti commerciali necessari a conquistare i mercati una volta usciti dalla pandemia. Il cambio di nome sottolinea il nostro profondo legame con la città scaligera: Cantina Valpantena è da oltre 60 anni la cantina del territorio veronese e ora che abbiamo scelto di chiamarci Cantine di Verona questo legame sarà ancora più evidente”.
Soddisfatto anche il presidente di Cantina di Custoza Giovanni Fagiuoli: “La fusione con Cantina Valpantena è il coronamento di tanti anni di lavoro in qualità di presidente: sono convinto della validità dell’operazione e delle ripercussioni positive che avrà sui nostri soci”. “